Serie di interviste condotte nel contesto del SI Festival di Savignano, in collaborazione con la No PANIC Gallery di Chico De Luigi.
Tutte le interviste sulla rivista NO Panic – nopanicmag
Hai visitato la No Panic Gallery, che cosa hai capito?
–Conosco Chico e la Galleria è in qualche modo una sua proiezione a 360° su tanti aspetti della fotografia, emotivamente molto coinvolgente. È un laboratorio-contenitore, non è soltanto una galleria dove si espone. È uno spazio dove si può esporre, una selezione che si rivolge al pubblico.
Qual è il tuo concetto di panico?
-Da un lato c’è il concetto clinico, l’essere spiazzati dalla realtà e il non saperla controllare. Poi c’è il concetto culturale, l’opposto, ovvero il farsi emozionare.
Come affronti il panico?
-Mi piace molto. Mi piace essere spiazzato, ovviamente lo si deve accettare, è una sorta di gioco intellettuale.
Attingi dal passato o ti nutri del presente?
-Tutte e due le cose. Il passato serve come punto di riferimento, come àncora. Guai però se diventa nostalgia, o la frase “Io, ai miei tempi” che non bisognerebbe mai dire a nessuno. È una categoria di pensiero che non mi appartiene. Il passato serve per comprendere le motivazioni del presente, senza che queste siano buone per definizione.
Che rapporto hai con la tecnologia?
–Bello. Magari non sono bravo come vorrei, ma cerco di tenermi aggiornato. Da piccolo eravamo una delle poche famiglie con la televisione e i vicini venivano a vederla da noi. Ho subito comprato il computer, la macchina fotografica digitale, il telefonino…
Che cos’è l’ispirazione?
-E’ il saper pensare oltre la quotidianità, quello che ci circonda. È la ricerca d un’idea, le mie ispirazioni vengono prima di dormire, mi addormento con le ispirazioni. È importante poi cercare sempre uno stimolo diverso, se devo, per esempio, trovare il titolo per una mostra fotografica che ho curato, magari vado al cinema, oppure leggo un libro, non sfoglio un libro di fotografia, non serve niente che non c’entra niente. Piuttosto faccio un passeggiata, discuto con un amico
Qual è il tuo concetto di limite, quali sono i tuoi limiti?
Si ha una percezione soggettiva del concetto di limite come se non ci fosse un dato oggettivo, tuttavia invece si ha un dato oggettivo che è quello condiviso dai più per cui per esempio, qual è il limite della provocazione? La provocazione stessa. Se la provocazione viene accettata non si più cosa fare. Se io dico al mio pubblico siete una massa di dementi e loro applaudono, io forse non sono più un provocatore. La provocazione è limitata all’intelligenza di chi la fa. Dunque credo che il limite sia l’intelligenza di chi propone il limite, io lo cerco spesso, cerco di andare oltre le mie convenzioni
Che cos’è il vuoto?
Credo che sia un punto di riferimento. Il vuoto può essere il nulla e allora andiamo in campo filosofico. Il vuoto può essere angosciante perchè può essere mancanza di una propria proposta. E comunque un punto di riferimento, meno male che c’è, in realtà noi siamo tutti sul pieno e il vuoto è il nostro riferimento. Il vuoto può essere la morte o il dopo la morte. Per un non credente come me nel dopo non c’è nulla. Oppure è una cosa meravigliosa ovvero l’identificazione con il pieno cioè l’universo; se l’universo è infinito il vuoto non c’è oppure è tutto l’infinito.
Che cos’è la libertà?
La libertà è due cose, se la intendiamo da un punto di vista prettamente creativo-intellettuale è la bellezza di non avere confini, se lo vediamo da un punto di vista civile invece è una risposta molto più difficile, si dice che la libertà la si definisce meglio quando la si perde, questo credo che sia vero ma non risolve il problema, allora la libertà è la possibilità di esprimersi e di rapportarsi con gli altri. In questi tempi politici però bisogna ridiscutere del concetto di libertà, all’interno di quella che ci viene regalata come libertà ci sono cose che non mi convincono per cui non bisogna lasciare la libertà a chi la nega o a chi vorrebbe negarla.
Che cos’è la bellezza?
La bellezza è un concetto estremamente complesso, la bellezza esteriore è connessa all’arte, ma in generale la bellezza è armonia che al suo interno contempla la disarmonia.
Che cos’è la passione?
Per definire la passione userò una citazione di un regista spagnolo, Bigas Luna, che dice che la passione, in una fiamma che è rossa, è la parte superiore che è blu